Filosofia
Food e Eating Design sono termini recenti che racchiudono il processo di studi progettuali e le ricerche che portano alla nascita di nuovi prodotti legati al cibo o nuovi modi di mangiare in un determinato contesto. Con l’Eating e il Food Design, il cibo e l’atto alimentare non vengono più generati empiricamente, come avveniva fin dalle origini dell’uomo, ma nasce da ricerche che spaziano dalla biologia, alla genetica, all’antropologia, alla psicoanalisi, alla sociologia dell’alimentazione, alle ricerche sulla sociabilità e la mediazione sociale, non ultima alla storia dei sistemi cucinari e le forme di convivialità.
Nei progetti di Food design il designer lavora direttamente con il cibo trattandolo come un qualsiasi prodotto di design. Tale processo parte lavorando con concetti come matericità, estetica, usabilità, bisogni a cui rispondere e il messaggio che si vuole trasmettere. Il food designer concepisce gli elementi edibili che comporranno il piatto così come un architetto guarda i materiali che comporranno l’opera architettonica; texture, colore, consistenza, odori, suoni saranno elementi attraverso i quali passerà il progetto.
Il progetto di Eating design riguarda tutto ciò che accade intorno al piatto prendendo ispirazione dalle origini del cibo, dalla storia alla cultura del cibo, dalla preparazione fino al modo in cui viene servito e mangiato. Il progetto non mira alla progettazione delle forme del cibo, ma a tutto ciò che fa da sfondo al cibo stesso, le forme sono solo strumenti per raccontare una storia. Il progetto si muove tra le relazioni che si instaurano tra il soggetto, il cibo e l’ambiente circostante creando un’esperienza unica.
Food Experience Design
Il cuore dei nostri progetti è proprio l’esperienza.
“La definizione di esperienza si basa sulla relazione che si instaura tra un soggetto e un oggetto, in cui gli interessi personali e le credenze contribuiscono e influenzano il risultato di questa esperienza.” Wright (2005) Componenti come le emozioni, i sensi e lo spazio sono intrinsechi di qualsiasi tipo di esperienza. È inoltre importante ricordare che qualsiasi tipo di esperienza precedente potrebbe influenzare le aspettative, le interazioni, le percezioni e il risultato dell’esperienza proposta.
“Le emozioni sono attivate dai cambiamenti della densità nella stimolazione neurale innescata da stimoli esterni che influenzano i singoli stati emotivi. Gli stimoli che innescano l’emozione possono essere immagini, stati d’animo, motivazioni e le esperienze precedenti.” (Tomkins 1962)
L’ Experience economy proposta da Pine e Gilmore (1998), che ha segnato una nuova fase di sviluppo di una nuova era del consumismo moderno, suggerisce che “il successo degli imprenditori potrebbe essere realizzabile mediante la creazione e messa in scena di esperienze memorabili per i consumatori. Per realizzare e fornire esperienze memorabili, i progetti dovrebbero nascere da un approccio più innovativo, come ad esempio combinando gli sforzi con aree come il design, il marketing e così via.” Lavorando sulle relazioni che si creano tra il soggetto l’oggetto (edile oppure no) e l’ambiente crediamo di poter costruire esperienze alimentari più emozionali e coinvolgenti.